Nel 2004 ha cambiato gestione e si è subito fatto apprezzare per la cucina semplice, saporita ed accurata e per la professionalità e la cordialità dei nuovi proprietari.
La Trattoria «Al Cantiere», fino al 2013 situata in piazza Garibaldi, si è trasferita dal 2014 nei Giardini Lungomare. L'ambiente è accogliente, irripetibile e pittoresco il giardino sulla piazza con la vista sul mare, la gestione è familiare, la cucina tipica casalinga, caratterizzata da specialità locali a base di pesce e piatti di terra.
Il ristorante è sempre aperto dal lunedì alla domenica
I preventivi per gruppi sono gratuiti e si possono richiedere sia via telefono che via e-mail.
"Una storia di quasi cinquant'anni."
La Nostra Cucina
"Cucina tipica casalinga
a base di pesce e piatti di terra"
Seduti ai tavolini nei giardini di fronte al mare è possibile così passare una serata di grande fascino ad un prezzo contenuto.
Chi poi vuol continuare oltre la pizza, può gustare le prelibatezze della cucina del ristorante.
Si organizzano feste di compleanno.
ll Ristorante Al Cantiere ha una storia di quasi cinquant'anni, la gestione è familiare, la cucina tipica casalinga, caratterizzata da specialità locali a base di pesce e piatti di terra.
La parola d'ordine in cucina è «prodotti di prima qualità e rigorosamente freschi». Il menù giornaliero pertanto varia a seconda del pesce che arriva con le barche dei pescatori che attraccano nel porticciolo proprio di fronte.
La pasta è sempre fatta in casa, il risultato sono piatti prelibati e genuini come i tagliolini con le zucchine e le vongole, gli gnocchetti agli scampi, i ravioli di branzino.
Da non perdere poi il risotto ai frutti di mare, la zuppa di cozze, per i secondi si può scegliere tra il pesce al forno, le grigliate miste, le fritture del Golfo o i piatti di carne.
Anche i dolci sono della casa, il pezzo forte è il «Tiramisù».
E per bagnare il tutto non manca una scelta pregiata di vini dei Colli di Luni, delle Cinque Terre e della cantina Leonardo del Chianti.
Lerici
Il centro Storico
Il borgo vero e proprio, cioè il cosiddetto centro storico, è circoscritto a Piazza Garibaldi, Piasseo, Borgo Pisano. Qui si conservano i caratteri tipicamente liguri dei paesi dove ha dominato la borghesia marinara. I palazzi di piazza Garibaldi lo attestano e alcune case del Piasseo, con cantine signorili, stile '700, ne documentano l'agiatezza. Le case del Borgo Pisano ricordano invece le case torri, sistemate su più piani, con finestre (poche) a ogni piano, alcune con i tipici bordi arrotondati. Certamente le viuzze che salgono al castello, rosso Liguria e molto piccole, offrono uno scorcio suggestivo del classico borgo ligure, dove si fa poca vita nelle case (per questo sono piccole), facilmente scaldabili nella stagione invernale, peraltro assai mite e breve.
Il borgo murato
Il borgo murato risale al periodo della dominazione pisana (1241-1256). La linea delle mura, dalla Calata al Poggio, saliva dal Piazzolo (piazza Mottino) lungo le case che oggi fronteggiano via Revelino, opera fortificata eretta come copertura avanzata davanti alle porte di una piazza.
Nella parte inferiore del borgo troviamo la via del Ghetto, una volta abitata esclusivamente da commercianti ebrei.
Le abitazioni che formano il borgo hanno la tipica struttura delle case della costa ligure. La forma stretta e allungata non consente, per ogni piano, la presenza di più di una stanza, che comunica con le altre tramite scalette di pietra grigia o ardesia.
Il castello
Il Castello di Lerici, nella sua attuale veste, è stato portato a termine nel 1555 dall'Offizio di San Giorgio di Genova, come si legge in una lapide ancora intatta sulla porta d'ingresso. Ma già intorno all'anno Mille pare che fosse presente una torre di difesa dai pirati del mare. Il monte, su cui sorgerà più tardi il castello nel 1152, fu acquistato da Genova per 29 lire da Lucca. I Pisani non gradirono affatto questo acquisto, perchè poteva costituire (come avvenne) un'occasione di alleanza tra Genova e Lucca.
Il museo
La recente riqualificazione architettonica del castello con il recupero degli ambienti interni ed esterni hanno trasformato il Castello nella sede del Museo Geopalentologico, che è allestito nelle sale e nel cortile. L'idea nasce in seguito al ritrovamento di orme di dinosauri nel territorio lericino. Esse costituiscono il punto di partenza per un viaggio attraverso il tempo tra rocce, fossili e minerali. Il visitatore può scoprire così il nostro territorio risalendo all'epoca in cui esso fu porzione dell'antico continente Pangea, poi fondale oceanico, lembo appenninico emerso, patria dell'orso delle caverne e infine luogo di ispirazione per i poeti romantici.
Il cortile ospita ricostruzioni a grandezza naturale dei tipi più rappresentativi di rettili italiani vissuti circa duecento milioni di anni fa: dall'imponente Pareiasaurus allo spettacolare Dilophosaurus, dai giganteschi Ceratosaurus e Vulcanodon ai piccoli dinosauri predatori.
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Trattoria Al Cantiere
Via Roma, 56
Lerici (SP)
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